The Tale, parlare di abuso esplorando come funziona la memoria

Il film di Jennifer Fox uscito su HBO

Sara Mazzoni
4 min readJul 26, 2018

The Tale di Jennifer Fox è un film straordinario. La sua protagonista, incarnata da Laura Dern, intraprende l’impresa di ricostruire la propria memoria di un’esperienza traumatica, accaduta sul finire dell’infanzia. È la storia del suo viaggio attraverso l’oblio delle rimozioni — sue e degli altri –, ma soprattutto attraverso il filtro imposto dalla logica dell’abuso: 35 anni dopo, la sua percezione dei fatti è ancora distorta. La verità emerge poco alla volta, scardinando le certezze che inconsapevolmente si è trascinata per tutta la vita.

Le parole che aprono il film: “The story you are about to see is true. As far as I know” preannunciano il viaggio in un passato sfuggente, impossibile da riprodurre oggettivamente: ciascun personaggio ne conserva un ricordo diverso, gli squarci aperti dall’emergere dei fatti estraggono nuove versioni della vicenda. La storia proposta in partenza è già terribile, ma andando avanti lo diventa ancora di più, anche se sembra assurdo.

Un frame dal film The Tale

L’autrice ci si mette in prima persona: il suo film parla di lei, Laura Dern interpreta esplicitamente Jennifer Fox. I titoli tributano un credito alla Jenni tredicenne, che ha scritto “The Tale”, un resoconto della sua esperienza che è quasi incomprensibile alla Jennifer adulta. Il personaggio interroga il passato come voce fuori campo che intrattiene discorsi diretti coi fantasmi della sua memoria, compresa se stessa bambina. La confusione percettiva viene puntualizzata fin dai primi minuti: ci ricordiamo di noi non come eravamo, ma come credevamo di essere (un personaggio lo sottolinea: “I was younger than I thought of myself to be”). Jennifer adulta si trova costretta a rettificare le immagini dei suoi ricordi, quando si mette a confronto con le evidenze rimaste dal passato.

Doveroso il trigger warning che apre il film, perché The Tale parla di abuso sessuale e pedofilia. Nonostante la crudezza di alcune immagini, la mia esperienza personale della visione non è stata traumatica. Forse perché Fox riesce a raccontare l’indicibile senza sensazionalizzarlo. Ma procedete con cautela nel caso per voi sia materiale troppo sensibile.

Per associazione, metterei questo bellissimo film vicino alle serie Patrick Melrose e Sharp Objects, e alla stand-up comedy Nanette di Hannah Gadsby. Sono opere diversissime tra loro, che però hanno vari punti di tangenza. Parlano tutte dell’abuso subito dai personaggi principali da giovanissimi e delle conseguenze che ha nella formazione della loro identità. In Patrick Melrose e in Sharp Objects c’è la traduzione visuale dell’esercizio della memoria, vissuta dai protagonisti come un tormento, con l’interferenza di continui flash del passato traumatico. The Tale compie un’operazione analoga, ma la sposta su un livello più sottile e più efficace nel rappresentare il rapporto interiore che abbiamo col passato, proprio grazie ai continui dialoghi di Jennifer con le voci e i volti delle sue memorie. Non c’è solo l’interferenza che turba e sconvolge, ma c’è anche la risposta a essa. Ma è vero che Patrick Melrose e Camille, la protagonista di Sharp Objects, sono personaggi meno evoluti di Jennifer, drammatizzati all’estremo, più incoscienti di sé, intrappolati in spirali di autodistruzione, e forse per loro non era pensabile un meccanismo diverso.

Per quanto riguarda Hannah Gadsby, il confronto può sembrare improbabile perché il suo è un monologo recitato di persona in un teatro; ma proprio per questo, trovo una vicinanza con Jennifer Fox. Entrambe ci affrontano in prima persona, condividendo esperienze terribili. Fox attraverso il corpo di Laura Dern, ma consegnandole la sua identità; Gadsby nella carne e nelle ossa, in modo ancora più forte e diretto. Entrambe raccontano una storia e facendolo ricostruiscono la loro identità, che risorge dal trauma consegnando al mondo la loro testimonianza — che è un’opera d’arte, in entrambi i casi un’opera meravigliosa. Affermano la loro dignità, dichiarando guerra alla vergogna, al gaslighting, all’auto-convincimento di non valere che per anni ha strisciato sotto pelle con loro, nonostante tutto.

Ovviamente consiglio la visione di tutte le opere citate, con una personale predilezione per questo film. The Tale è stato presentato al Sundance Festival del 2018 per essere poi trasmesso da HBO. In Italia è andato in onda su Sky.

--

--

Sara Mazzoni
Sara Mazzoni

Written by Sara Mazzoni

Podcast: Attraverso Lo Schermo. Scrivo di cinema e televisione.

No responses yet